Scritti

Il metronomo

Il tempo scorre troppo velocemente.
Ci illudiamo di non doverlo ascoltare ma se ne sta sempre lì,
come un metronomo rumoroso, fastidioso ed ingombrante.

Preferisco il ritmo che abbiamo dentro,
quello del cuore che batte in tre quarti,
dal suono ovattato, turbolento, guidato dalle emozioni e dalle sorprese.

Possiamo pure danzare su questa vita pulsante,
fiume di note che scorre sotto la pelle a renderci Musica,
miscela uniforme dei più variegati strumenti.

Di gran lunga preferibile alla realtà, stretta gabbia per i pensieri,
la consapevolezza di un’illusione non ha tempo:
ha il sapore della fantasia e la durata che decidiamo.

<< Indietro